2015-03-24

I volonterosi (ma inutili) cacciatori di sciacalli

Ancora non si era del tutto posata la polvere sul luogo dello schianto dell'aereo Germanwings nel sud-est della Francia che già era partito l'abituale sciacallaggio di rito da parte di quella ributtante genia che risponde al nome di "sciachimisti". Del resto c'era da aspettarselo: le sciacallate sull'attentato parigino di gennaio o sulla sparatoria al museo tunisino non avevano placato la loro sete di sangue perchè assai meno succulente di un disastro aereo che resta sempre il loro preferito per ovvi motivi.
E infatti pochi minuti dopo il disastro i soliti noti hanno cominciato a snocciolare il triste rosario di cazzate sulle scie, le irrorazioni clandestine, i veleni aviodispersi eccetera eccetera. Con l'aggiunta, per condire l'ormai stantio menù di informazioni false, deduzioni errate, affermazioni scientifiche sbagliate e congetture a cazzo di cane, di un pizzico di fantapolitica e fantaspionaggio perchè si sono resi conto che l'argomento "tira" e due paroline sui cattivissimi amerikani e sugli ancora peggiori ebrei possono garantir loro un paio di click in più per riempire il loro portafoglio da pezzenti.
E subito dopo è partita la tradizionale litania di commenti da parte di chi si è accodato alla sciacallata e, di contro, da parte dei volenterosi (ma, lo ripeto, inutili) cacciatori di sciacalli.
Sui primi c'è poco da dire: la loro triste, inutile e vuota vita non fornisce loro alcuna soddisfazione e sfogano il loro odio verso l'universo mondo godendo della morte di 150 persone. La loro stupidità e la loro ignoranza (per andar dietro a chi diffonde le bufale complottiste bisogna essere stupidi o ignoranti o, il più delle volte, ambedue le cose) non può essere un'attenuante; restano comunque la feccia della società... diciamo che può servir loro per non cadere nell'ultimo gradino, quello al di sotto della feccia, riservato a chi diffonde strampalate teorie di complotto e per avallarle sciacalleggia un po' su tutto, col miserabile fine di costruirci sopra una carriera da politico o da blogger per un paio di miserabili centesimi a click.
Sui secondi, i cacciatori di sciacalli, invece da dire ci sarebbe parecchio. Innanzitutto ci sarebbe da dire, non per tutti (è sbagliato generalizzare) ma certamente per molti di loro, che la loro indignazione verso quella gentaglia cui danno la caccia oggi è assai poco credibile. Poco credibile non perchè insincera... son sicurissimo infatti che tutti quei "Vergogna", "Sciacallo" e "Mi fai schifo", postati come commento sulle pagine di quei miserabili, vengano dal più profondo del cuore. Poco credibili lo sono perchè fino a 5 minuti prima sono stati tra quelli che hanno contribuito a dar visibilità agli sciacalli, a crearne un personaggio, a renderli "famosi". Certo, una fama negativa, una fama di cui qualunque persona normale si vergognerebbe... ma a loro cosa volete che si vergognino della cattiva fama se non si vergognano a firmare certi articoli sciacalleschi e vomitevoli?
Eh no, cari signori... non basta indignarsi quando questi infimi individui partono con la sciacallata d'attualità se fino al giorno prima avete contribuito anche voi, solo per il gusto di farvi una sghignazzata, a tirarli fuori dall'oblio a cui sarebbero destinati loro e quei disadattati che li seguono.
Prenderli per il culo tutti i giorni e poi fare gli indignati quando pisciano fuori dalla tazza in modo così disgustoso come oggi non serve, per dirlo in modo molto terra terra, a un emerito cazzo.
Non dico che dobbiate darvi da fare in modo concreto segnalando alle autorità competenti (o ai giornali o alle associazioni dei familiari delle vittime) questi comportamenti meschini e, quasi sempre, ben al di fuori di quanto consenta il codice penale... anche se c'è chi, meritoriamente, lo fa con costanza da tempo e sarebbe bello se sempre più persone lo iniziassero a fare non pretendo tanto.
Ma forse rinunciare a qualche sghignazzata, a qualche presa per il culo, ignorare quotidianamente questi immondi sciacalli per far sì che vengano al più presto dimenticati non mi sembra un gran sacrificio, no?

2015-02-12

La fine di un ciclo

Una doverosa precisazione per la mia mezza dozzina di lettori che mi chiedono notizie sul mio abbandono di "Le Scie Chimiche Sono Una Cazzata"

Premessa: non sono Frate Indovino, non ho il dono della preveggenza e non posseggo una sfera di cristallo per cui non so se le mie previsioni si avvereranno e anzi, come ho augurato agli admin rimasti a compiere coscienziosamente il lavoro di amministratori di LSCSUC, spero di sbagliarmi. Peccato che succeda raramente.



Come anche i più distratti tra i miei lettori (sempre la mezza dozzina di cui sopra) avranno potuto notare, da quasi tre settimane non sono più tra gli Admin del gruppo FB "Le Scie Chimiche Sono Una Cazzata", anzi a dirla tutta non sono piu' nemmeno sul gruppo, anzi a dirla tuttissima non sono più nemmeno su Facebook se non per la pagina dedicata a questo blog che pero', essendo appunto un account-pagina e non un account personale, non mi consente grande interattività. Men che meno mi consentirebbe l'amministrazione di un gruppo. Il motivo è molto semplice: Facebook mi ha segato l'ennesimo account e io mi sono rotto le scatole di rifarne un altro. Non mi metto certo a evocare complotti o censure nei miei confronti da parte del perfido Zuckerberg... no, molto più banalmente il mio account violava la policy di FB che prevede l'uso di un nome reale e, vi rivelo un segreto, non mi chiamo davvero Variola Major. Quindi FB in questo caso sta dalla parte della ragione. Certo si potrebbe obiettare che una larghissima percentuale degli account FB abbiano nomi ben piu' improbabili di Variola (conosco pure un account intestato a "Johnny Lo Sventrapapere") e non di tutti è stata fatta pulizia ma queste sono cazzate... è andata così... magari tornerò su FB con un nome diverso (un po' più credibile) o magari riprenderò quel tira e molla con Facebook registrandomi ancora come Variola altre mille volte e facendomi cancellare altrettante.
Ma ora basta divagare... restiamo sul pezzo... quello che non farò, qualora dovessi rientrare, è di riprendere l'amministrazione de "Le Scie". Potrei forse tornarci come utente, anzi sarò lieto di farlo se ci saranno determinate condizioni, ma non credo proprio che queste condizioni ci saranno... temo piuttosto che troverò un panorama francamente desolante. E ora vi spiego perchè.
Tutto è cominciato già diversi mesi fa quando, chiacchierando con alcuni utenti di LSCSUC (e qualche ex-utente, fuggito perchè non sopportava più il degrado) sono stato invitato a far qualcosa per riportare il gruppo qualcosa che fosse un po' più elevato del semplice "tutticontroStraker" a base di tormentoni infelici, insulti gratuiti e battute trite e ritrite che costituivano oramai il 90% dei contenuti insieme all'immancabile "Straker puppa". Ho quindi elaborato una strategia, una linea politica che si potrebbe riassumere in un'unica parola: destrakerizzazione. Il che non avrebbe portato alla totale sparizione di Straker dagli argomenti anche perchè sarebbe stato impossibile estromettere da un gruppo dedicato allo sciachimismo chi è considerato, dai seguaci ma anche dai detrattori, il numero uno dello sciachimismo. Avrebbe invece eliminato tutto quel contorno inutile, dannoso e umiliante di caciara. Inutile perchè tutto quel "puppa" "puppa" "puppa" creava un rumore di fondo che copriva quel poco di valido che era rimasto... le rare battute intelligenti di chi perculava con classe gli sciachimisti e i rari post didattici e scientifici affondavano nella melma del chiacchiericcio monotematico. Dannoso perchè tutto il focalizzare l'attenzione, anche se solo per insultarlo, verso Straker faceva appunto il gioco dello stesso Straker. Il quale certamente se da un lato si incazzava (è un tipo molto infiammabile) dall'altro lato gongolava perchè, per quanto l'utente medio di LSCSUC sia convinto (sbagliando) che si tratti di un coglione, in realtà a livello strategia di marketing è uno che la sa molto lunga. E si frega le mani per la visibilità e la pubblicità gratuita.
Ed infine umiliante... la caciara era anche umiliante per chi, magari con un background scientifico di spessore e con tanta voglia di fare informazione scientifica seria, si sente a disagio nell'essere in qualche modo associato a chi più che "puppa", "tso", "coglione" non sa dire.
Per cui dopo un lavoro certosino all'interno del gruppo di Admin sono riuscito a fare accettare (anche se solo a maggioranza e non all'unanimità) questa mia linea politica e, all'inizio di quest'anno, abbiamo cominciato ad applicarla. I risultati iniziali sembravano soddisfacenti e i feedback dagli utenti erano buoni anche se, cosa facilmente prevedibile, una parte dell'utenza non ha accettato di buon grado il cambio di rotta... ma poi... ta-dah... il patatrac: account segato. Account rifatto.. account ri-segato. Rifatto di nuovo... di nuovo segato. Tre volte in 48 ore. E allora ho detto stop... mi son messo in aspettativa, per così dire, in attesa di rientrare una volta calmatasi la furia distruttrice (distruttrice dei miei account) di Facebook.
A questo punto la storia si fa più fumosa e indefinita; in parole povere non so cosa sia successo. Anzi, lo so... quello che non so è il perchè sia successo. Magari perchè dopo una prima settimana di assestamento i feedback negativi da parte dell'utenza hanno cominciato a superare quelli positivi... magari perchè qualcuno della maggioranza ha avuto un ripensamento, del tutto legittimo, circa il nuovo corso... magari perchè il nuovo corso ha portato a un maggiore impiego di tempo dedicato alla moderazione che inizialmente non era stato previsto...
Fatto sta che la regola base su cui si fondava il nuovo corso, appunto la destrakerizzazione, è stata messa in discussione prima e accantonata poi. Tant'è che al primo post su Straker, un post ovviamente slegato dall'argomento "scie chimiche", è stato subito un fiorire di "puppa".
La colpa è sicuramente mia che non sono riuscito a trasmettere il concetto che stava alla base della mia, chiamiamola così, "linea politica": l'unica arma che abbiamo contro il complottismo, contro tutti i complottismi è l'informazione corretta... l'unico target a cui dobbiamo mirare sono gli ignoranti e i poco informati perchè sono loro quelli da non far cadere nella rete dei guru complottisti...  e soprattutto il nostro forse peggior nemico sono quelli che pur essendo dalla parte "nostra" (spesso per caso) si comportano esattamente come quelli della parte avversa... hanno lo stesso atteggiamento fideistico e acritico... hanno l'atteggiamento ingiustificatamente sprezzante verso chi non sa... agiscono come agiscono spesso per sfogare una frustrazione...
Ah, no... hanno anche una differenza: quelli dicono solo "sveglia!!1!", questi dicono solo "puppa".
E saranno loro ad affossare LSCSUC
Non ho fatto passare questo concetto (magari sbagliato, eh...) e la mia linea politica non ha vinto... solo che a differenza dei politici nostrani io non ho la smania della poltrona per cui mi sembra più corretto e dignitoso fare un passo indietro. Ed è quello che ho fatto.
Non credo ci sia altro da aggiungere.

P.S.: il blog comunque resta aperto, eh... magari con meno articoli su LSCSUC ma resta.

2015-01-22

Lettera aperta ai cittadini di Fontanafredda

Cari fontanafreddesi (spero si dica così o son già partito male),
so che in questi giorni siete stati tempestati, fra volantini, post su Facebook, manifesti e camion-vela pubblicitari (e questi ultimi, vi rivelo un segreto, hanno inquinato l'aria che respirate molto più di quanto potrebbero fare le presunte scie chimiche) di notizie e inviti alla Conferenza sulle Scie Chimiche che si terrà a giorni nel vostro Comune con il beneplacito delle Autorità Comunali. E so anche che quelli di voi che hanno prestato maggiore attenzione alla querelle che ne è seguita sono già al corrente che questa Conferenza ha causato un caso politico in seno ai partiti locali e una levata di scudi da parte dell'ambiente scientifico.
Tutti a dirvi "Non andateci!", "Non prestate ascolto a queste panzane!", "Non fatevi abbindolare dai ciarlatani dello sciachimismo!".
E come si fa a dar loro torto? Per esser panzane lo sono... e pure grosse. E sul fatto che la gran parte degli sciachimisti, a cominciare da Richard Finke e Larry Wayne Harris (la "simpatica" coppia che ha letteralmente inventato il complotto delle Scie Chimiche), siano dei ciarlatani è oramai assodato da tempo.
Ma su una cosa la comunità scientifica, alla quale io appartengo e son fiero di appartenere, si sbaglia. Si sbaglia nell'invitarvi a non andare alla Conferenza e nell'augurarsi che in termini di audience la conferenza sia un colossale flop. Io vi dico invece "Andateci!" e andateci in massa... ma aggiungo anche di andarci con spirito critico, di andarci con la voglia di ricevere informazioni e non di farvi raccontare favole.Andateci e seguite davvero gli slogan che sono diventati l'ormai trito e ritrito refrain di qualunque complottista: "Sveglia! Pensa con la tua testa! Non crederai che quello che ti raccontano sia vero?"
No, infatti.. non crediate che tutto quello che vi raccontano sia vero. Ma questo concetto applicatelo sempre, sia che vi rechiate ad una conferenza scientifica vera organizzata dalla comunità scientifica, sia che vi rechiate a una conferenza come quella delle scie chimiche, organizzata da sedicenti ricercatori indipendenti privi di competenza nelle materie che vorrebbero trattare.
Perchè è vero, non nascondiamoci dietro a un dito, che talvolta le istituzioni, i media, i poteri ci imbrogliano; ma al mondo c'è qualcosa di peggiore del farsi fregare da una cattiva istituzione ed è farsi fregare da un pessimo guru che ci racconta di volerci difendere dalle istituzioni di cui sopra.
Andate quindi alla Conferenza, andate e non fatevi incantare dalla claque plaudente che i complottisti si portano appresso, andate e smascherate la pochezza anzi l'inconsistenza di queste teorie. Perchè non si tratta solo di scie chimiche che in fondo, tra le tante teorie complottiste è una delle più pittoresche ma tutto sommato innocue... tranne quando parlano di "abbattere gli aerei di linea" (si, i complottisti sono gente un po' esuberante e nei loro siti web è pieno di questi progetti assai battaglieri).... no, non si tratta di scie chimiche; si tratta di proteggere voi stessi, le vostre famiglie, i vostri figli da questo analfabetismo medievalista di ritorno, da questi falsi profeti del nulla e soprattutto da ciò che questi falsi profeti vogliono farvi credere.
E poichè ne ho viste tante di queste conferenze so già cosa vi vorranno far credere e come.
Vi parleranno di accordi segreti tra governi (così segreti che si trovano pubblicati su internet), ve ne parleranno e ve li descriveranno ma non ve li leggeranno integralmente perchè altrimenti vi accorgereste che in nessun punto viene detto ciò che loro affermano. Ma vi diranno di crederci.
Vi parleranno di analisi chimiche sul terreno e non vi spiegheranno perchè le sostanze rinvenute sul terreno dovrebbero per forza provenire da un aereo a 10.000 metri piu' in alto e non, per esempio, dalla fabbrica di vernici 200 metri più a destra. Ma vi diranno di crederci.
Vi diranno che rispetto a 30 anni fa ci sono molte più scie nel cielo ma non vi diranno che rispetto a 30 anni fa il traffico aereo è aumentato in maniera esponenziale. No, vi diranno che è dovuto al fatto che 30 anni fa non spargevano sostanze chimiche e ora si. E vi diranno di crederci.
Vi diranno un sacco di altre cose alternando paroloni più grossi di loro a presunte prove che per metà delle volte sono del tutto inconcludenti (e per l'altra metà palesemente artefatte). E condiranno il tutto, utilizzando per la "captatio benevolentiae" più banale i bersagli più facili, con arringhe da arruffapopoli contro gli americani, anzi gli amerikani con la K, contro i governi, contro i ricchi banchieri, i massoni, i templari, gli ebrei (un po' di antisemitismo non manca mai in questi frangenti), i baroni della scienza, le Big Pharma... insomma un po' contro tutti tranne loro.
Ma soprattutto vi chiederanno di credere, credere, credere.
Ecco, io vi invito ad andare a questa conferenza ma vi invito a non credere ai paladini dell'antiscienza. E non vi chiedo nemmeno, per contraltare di credere a me... perchè io sto dalla parte della scienza e, come ebbe a dire uno dei più noti astrofisici dei giorni nostri, il bello della scienza è che è comunque vera... che voi ci crediate o no


The good thing about science is that it's true whether or not you believe in it (N. deGrasse Tyson)

2014-12-23

Il declino del debunking

Ho iniziato a scrivere questo post qualche giorno fa col titolo "Il declino di LSCSUC" poi, dopo qualche conversazione con altri debunker, alcuni dei quali molto più noti e titolati di me, ho ampliato l'oggetto del post all'intero panorama dell'anticomplottismo che, a quanto pare soffre dello stesso male. Oggi poi, anche a seguito dei recenti avvenimenti, ho di nuovo messo mano alla bozza e son tornato a focalizzarmi su LSCSUC ("Le Scie Chimiche Sono Una Cazzata" per chi ancora non conoscesse) un po' perchè tra i gruppi Facebook è uno di quelli che conosco meglio e un po' perchè è tra quelli che ha più risentito della crisi dell'anticomplottismo.
L'evento eclatante degli ultimi giorni è l'ormai noto exploit del sedicente ricercatore sanremese con laurea photoshoppata che sulla pagina FB di Samantha Cristoforetti (due lauree, ovviamente vere) ha invitato la nostra astronauta a studiare, raccogliendo così una marea di insulti da ogni parte d'Italia e ha monopolizzato l'attenzione di LSCSUC. Ma il problema sussisteva anche prima di questa figuraccia galattica del terrazzinato e lo aveva già evidenziato la rivista Wired basandosi su uno studio accademico relativo alla diffusione delle bufale su Internet in generale e su Facebook in particolare. Secondo questo articolo, gli studiosi erano arrivati alla conclusione che spesso contrastare le bufale finisce per aiutare la diffusione delle bufale stesse; a prima vista sembra una cazzata ma contiene un fondo di verità legata alla metodologia con cui si cerca di contrastare le bufale. Innanzitutto il terreno di gioco è favorevole alla diffusione più che al contrasto; internet è ormai alla portata di tutti, oserei dire di troppi, e l'enorme libertà di espressione (quella stessa libertà che i complottisti dicono sempre che vien loro negata ma di cui sono invece i maggiori fruitori) della rete rende lo scontro estremamente sbilanciato. Per non parlare poi dell'argomento di discussione... è palese che il mistero, l'intrigo, il complotto siano più affascinanti rispetto alla spiegazione che di mistero, intrigo e complotto non ci siano. Insomma la lotta è impari già in partenza e, come in tutte le battaglie sbilanciate a favore di una parte, l'unico modo che ha l'altra parte per vincere è quello di inventarsi una geniale strategia. Purtroppo l'anticomplottismo questa strategia non l'ha ancora utilizzata e forse ancora non l'ha neppure nè cercata nè trovata per cui sta combattendo piu' di pancia che di testa e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Stando alle statistiche, confermatemi anche da alcuni operatori del settore, i siti di anticomplottismo, di debunking e più genericamente di cultura (scientifica in particolare), se ecludiamo pochi capisaldi storici ormai ben radicati, fanno molto meno proselitismo di quanto non ne facciano invece i siti bufalari che non solo si ingrandiscono ma aumentano quotidianamente per numero e diffusione. La strategia dello scontro diretto si è rivelata una strategia perdente perchè non ha fatto altro che cementare lo zoccolo duro dei complottisti e, grazie alla pubblicità indiretta verso le bufale fatta proprio da chi quelle bufale doveva contrastarle, ha convogliato verso il complottismo quella maggioranza silenziosa di persone che ancora non avevano un'opinione ben radicata.
I siti di divulgazione scientifica finiscono così per diventare "di nicchia", quando va bene... e quando va male diventano salotti radical-chic dove spesso si ha la tendenza a parlarsi addosso o peggio ancora diventano rumorose piazze del mercato delle vacche dalle quali i pochi che hanno i mezzi culturali per fare divulgazione scientifica, tendono a scappare perchè assordati dalle fastidiose urla di chi continua a insistere con la strategia perdente dello scontro radicale indirizzando i suoi insulti (perchè il più delle volte al di là di quelli non è in grado di andare) a destra e a manca finendo per colpire sempre più spesso il target sbagliato. E tra i vari contesti di anticomplottisti che ho frequentato recentemente devo dire, con dispiacere, che LSCSUC è quello dove questo male si è maggiormente diffuso, sia per quanto riguarda l'errata strategia dello scontro radicalizzato sia per quanto riguarda la pubblicità indiretta.
Ma voi credete davvero di fare un servizio utile per la divulgazione della corretta informazione ripetendo cento volte al giorno l'abusatissimo gioco di parole sullo "stronzio"? Ma voi credete davvero di "convertire" qualcuno dei seguaci dello sciachimismo dandogli del coglione un giorno sì e l'altro pure? Ma voi credete davvero che comportandovi in modo settario esattamente come fanno quelli che vorreste contrastare riuscirete ad attrarre qualche "indeciso" dalla vostra parte, tanto più che quelli dell'altra parte dispongono di argomenti più accattivanti dei vostri?
La possibile strategia vincente l'ha suggerita proprio uno degli studiosi citati da Wired nel suo articolo: "L'unica arma è l'istruzione". Fare istruzione, divulgare scienza e cultura e tutto ciò a prescindere da quel che fanno e dicono quelli dell'altra parte. Devono essere loro a corrervi dietro, non voi a correr dietro a loro... altrimenti è tutta pubblicità gratuita che regalate loro.
E a portare alla luce in modo eclatante il problema della pubblicità indiretta (e gratuita)  è stato l'affaire Cristoforetti. Intendiamoci: non era certo una cosa da far passare sotto silenzio per cui non posso e non voglio criticare chi si è indignato, chi ha urlato "Vergogna!" verso il terrazzinato, chi lo ha perculato in questo o quel modo ma credo che un post sarebbe stato piu' che sufficiente. Uno... non venti tutti uguali. E non altri venti il giorno dopo. E altri venti il giorno dopo ancora, questi ultimi ormai del tutto slegati dall'argomento originario ma basati quasi esclusivamente su insulti gratuiti.
Quello là, il vostro nemico... anzi la vostra ossessione (perchè sono convinto che molti su LSCSUC siano ossessionati da lui più di quanto lui non sia ossessionato da LSCSUC) si sta fregando le mani tutto soddisfatto. A lui di prendersi 5000 commenti di insulti e prese in giro sulla pagina di Samantha non lo turba nemmeno un po' se in cambio gli può fruttare un'ospitata da qualche parte. Come quando lo scacchista sacrifica un pedone per avere la possibilità di mangiare la Regina avversaria... nè più nè meno. Certo, io sarei più propenso a dare alla mia dignità il valore della Regina e all'ospitata il valore del pedone ma evidentemente lui la pensa all'opposto e così facendo può raggiungere il suo scopo. E se lo raggiungerà, se arrivrà l'ospitata sarà grazie anche alla pubblicità gratuita che ne avrà ricevuto per via del clamore generato proprio da chi avrebbe dovuto invece avversarlo.
A cui si aggiunge, sempre a suo vantaggio, l'enorme mole di messaggi e post di insulto che verosimilmente la maggior parte di noi si dimenticherà in capo a due giorni di aver scritto ma che lui sfrutterà per mesi per fare un po' di vittimismo... altro mezzo efficacissimo usato dai complottari per attrarre nuovi adepti.
Per concludere ribadisco quanto già espresso prima: a mio parere le uniche armi, le uniche strategie efficaci contro le bufale sono la corretta informazione, la cultura e l'istruzione. Quell'istruzione che purtroppo il nostro deficitario sistema scolastico non ha contribuito a fornire in maniera efficace e proprio per questo chi vuol davvero far qualcosa contro il complottismo dovrebbe diffondere con ancora più convinzione.

2014-11-26

Arlecchino servitore di due cialtroni

Lo ammetto, ho un po' imbrogliato. Volendo parodiare il titolo reale di un'opera non ho resistito alla tentazione di infilarci un riferimento che una buona fetta dei lettori abituali dei miei scritti avrebbe sicuramente associato agli arcinoti, nel campo dello sciachimismo, Fratelli La Bufala (e non mi riferisco al franchising di pizzerie).
Purtroppo per noi i cialtroni, e qui sta l'imbroglio nel titolo, sono molti piu' di due e infatti questo articolo non è dedicato agli arcinoti di cui sopra e a dirla tutta non è dedicato nemmeno ai cialtroni ma tratta di noi che stiamo da questa parte della barricata ci separa dai fuffari.
Lo spunto viene da una conversazione che ho avuto di recente con un collega debunker, il quale ha esposto una teoria che in buona parte condivido pur non essendo pessimista quanto lui. La frase ispiratrice, che qui vi riporto più o meno testualmente, recita "Pur sembrando cosi' diversi tra loro i complottisti si possono ricondurre a un'unica categoria di persone... il mondo degli anticomplottisti invece è più variegato del vestito di Arlecchino e così facendo finiamo per avvantaggiare loro anzichè contrastarli. Stando così le cose dove cavolo pensiamo di andare?" E probabimente non ha nemmeno detto "cavolo".
Personalmente credo che non abbia tutti i torti; i diversi atteggiamenti che assumono tutti coloro che si attivano, in piccoli o grandi contesti, per combattere il complottismo finiscono sovente per mettersi i bastoni fra le ruote l'un l'altro e soprattutto finiscono per avvantaggiare il complottismo ed essere, come dicevamo prima, "servitori dei cialtroni". Abbiamo lo scienziato spocchioso, il finto complottista, il perculatore seriale, il wannabe aggressivo, il forcaiolo da salotto, il suo quasi omologo psichiatra da salotto,  l'indignato speciale e svariate categorie minori... tutte ugualmente in contrasto fra loro e, fatta salva la buona fede di cisacuno nel voler perseguire il medesimo risultato tutte passibili di critiche. Ma andiamo ad analizzarle in dettaglio.
Lo scienziato spocchioso è quella persona competente, il più delle volte laureata con voti altissimi, che potrebbe dare molto in termini di diffusione della cultura (unica arma secondo me veramente efficace per proteggerci dal medioevo prossimo venturo in cui vuol trascinarci il complottismo) ma che ha un gravissimo difetto: è rimasto indietro di qualche secolo ed è ancora convinto che la scienza anzi la conoscenza sia un privilegio di pochi eletti. Eletti di cui, ça va sans dire, lui fa parte. Il suo apporto alla diffusione della cultura è spesso pari a zero dato che, oltre al fatto non parla per farsi ascoltare ma per ascoltare il suono della sua voce, sovente non viene ascoltato da nessuno; non dai complottisti convinti a cui il confronto non interessa e nemmeno dai dubbiosi che dovrebbero essere il suo vero target che vorrebbero uscire dall'ignoranza ma si scontrano con una terminologia troppo criptica (lui l'adora) e da un atteggiamento troppo simile all'elemosina. Talvolta finisce per risultare antipatico anche a chi sta dalla sua stessa parte.
Il finto complottista è un altro curioso personaggio. Si tratta di uno che si è messo in testa che per contrastare che dice cazzate possa essere vincente l'idea di dire cazzate ancora più grosse. Niente di più sbagliato secondo me e il rapporto costi/ricavi di questo tipo di iniziativa è piuttosto deprimente: per guadagnarsi una risata e la possibilità di bullarsi per mezz'ora con gli amici raccontando il proprio exploit finisce per pagare un prezzo assai piu' alto sotto forma di insulti e improperi da altri complottisti, insulti e improperi da parte dei complottisti (quando lo sgamano, cosa che avviene assai piu' frequentemente di quanto si pensi) e la certezza che, per quanto bene possa raccontarsela, di non aver diffuso cultura ma cazzate.
Terzo della lista è il perculatore seriale, categoria alla quale appartengono tutti quelli che non hanno capito la differenza che passa fra Lenny Bruce e Gabriele Cirilli. Consci del fatto di non poter diffondere cultura (non essendo essi stessi delle cime) pensano di portare il loro contributo dileggiando quelli della parte avversa. Non che se quelli della parte avversa non si meritino il dileggio... anzi, se lo meritano piu' di chiunque altro pero' dopo la milionesima volta che ripetono la stessa battuta (nel campo dello sciachimismo è il gioco di parole con lo stronzio) forse sarebbe il caso che cambiassero repertorio altrimenti il risultato finale è che gli indecisi si chiedano perplessi: "e quelli da questa parte sarebbero quelli intelligenti?". Apporto culturale? Ovviamente zero.
Una delle categorie piu' numerose è quella dei wannabe aggressivi. Wannabe perchè pur consci di esser dalla parte giusta (e spesso ci sono finiti per caso) non hanno nessuna competenza scientifico culturale e desidererebbero oltremodo averla o quanto meno far credere agli altri di averla. E aggressivi perchè sfogano questa loro frustrazione aggredendo chi sta non solo dalla parte opposta del campo ma anche chi esce seppur di poco dal seminato. Tutto sommato sono i più pericolosi (anche più' degli scienziati spocchiosi), e intendo pericolosi per noi, perchè il risultato che ottengono più spesso è quello di radicalizzare i complottisti convinti e far scappare i dubbiosi anzichè attrarli. Insomma non solo è inutile ma sovente è pure dannoso. Apporto alla diffusione della cultura: inferiore a zero.
Il forcaiolo da salotto è la versione giustizialista del famoso "leone da tastiera" (categoria che abbonda in entrambi gli schieramenti); il suo apporto alla causa è quello di scrivere "sarebbero da denunciare" riferito più o meno a tutti i complottisti senza fare alcuna differenza tra quelli che sostengono di aver visto un UFO solcare il cielo notturno e quelli che invece truffano vigliaccamente i malati gravi tentando di vender loro qualche medicina tanto efficace quanto l'olio di serpente del vecchio west (e che magari una denuncia la meriterebbero pure). Ma non temano gli ufologi visionari, l'azione del forcaiolo si limita a quelle tre parole per invocare la denuncia ma abbandonare il salotto per farla veramente costerebbe troppa fatica e non lo faranno mai. Anche per lui l'apporto culturale che puo' dare alla causa è pari a zero.
Poche parole per lo psichiatra da salotto, stretto parente del forcaiolo. In pratica per descriverlo basta prendere la descrizione del forcaiolo e sostituire la parola "denuncia" con "TSO".
E concludiamo con l'indignato speciale, la categoria in assoluto piu' diffusa un po' su tutti i social. Tanto diffusa da comprendere in egual maniera i membri di qualsiasi coppia di schieramenti contrapposti. Quindi non solo complottisti e anticomplottisti ma anche qualsiasi altro tipo di contrapposizione. L'apporto che puo' portare alla sua causa, qualunque essa sia, uno che passa la giornata a indignarsi e a pensare che sarà la sua indignazione a salvare il mondo mi pare superfluo dirvelo. Ma sì, dai, ve lo dico: zero.
Per fortuna non tutti gli anticomplottisti sono così e, lo so, io ho anche un po' calcato la mano nelle descrizioni; so che ci sono molte persone che si danno da fare attivamente per combattere non solo e non tanto il complottismo in quanto tale ma l'ignoranza della quale il complottismo si alimenta... ma spero di avervi dato uno spunto su cui riflettere e se per caso vi riconoscete, anche solo parzialmente, in una di queste categorie non offendetevi ma anzi sfruttate l'occasione per dedicarvi, se vi va, a contribuire all'eradicazione dell'ignoranza, la malattia più grave che affligge l'umanità.

2014-11-25

Piovono polpette? Ma anche no. (con il contributo di Micha Botvinov)

Per confutare in modo scientifico la "taroccata" dei Presidiots e delle loro presunte sfere di gel, pubblichiamo un articolo di Micha Botvinov che comincia oggi la sua collaborazione con la Variola Major Corporation.
Micha è competente e preparato ma soprattutto è già tra gli "aidentifaid". Siamo certi che lo apprezzerete.
 

Variola Major


PIOVONO “SFERE DI GEL” DAL CIELO?
In questi ultimi giorni, qualcuno sostiene di aver trovato a terra delle “sfere di gel” affermando la convinzione che siano cadute dal cielo (manifestando, inoltre, certezze di altro tipo e a noi note). E’ stato presentato un filmato che riprende gli attimi del loro ritrovamento e non c’è dubbio che il gel si presenti in forma compatta di tipo sferoidale, prima di subire qualsiasi intervento e manipolazione umana (se le sfere sono cadute dal cielo, le sembianze indicate rappresentano l’esito della caduta sulla loro morfologia). Per mantenere una simile forma, dopo essere piovuta dal cielo e quindi da una altezza considerevole, la sostanza deve per forza avere: o una struttura resistente agli impatti e sufficiente ad impedirgli una deformazione plastica (viceversa la sostanza si appiattirebbe all’impatto presentandosi come una “frittata” piuttosto che una “polpetta”) o caratteristiche elastiche tali da permettergli di riprendere una forma sferoidale anche dopo aver subito una deformazione di “appiattimento” seguente un violento impatto, quale sarebbe nel caso in oggetto. In virtù di queste considerazioni è possibile verificare, in modo semplice, la tesi delle persone che affermano le “sfere di gel” siano cadute dal cielo: è sufficiente riprodurre le condizioni di impatto e verificare se la sostanza è resistente ad urti simili a quelli ipotizzabili o è elastica (e in questo caso la tesi che sia caduta dal cielo è plausibile anche se non dimostra che sia caduta dal cielo) o se, invece, si presenta come una sostanza con caratteristiche di plasticità subendo deformazioni di “appiattimento a frittata” stabili (e in questo caso si dimostrerebbe che la sostanza non può essere caduta dal cielo in quanto sarebbe stata ritrovata in forme non sferoidali). Per la verifica proposta è sufficiente far cadere, sopra una “sfera-gel”, un peso di circa 1 kg (ad esempio un bel libro di quelli da oltre 500 pagine) da una altezza di circa 10 cm e osservare il comportamento della sostanza. Nel seguito, spiego il motivo:

QUANTITA’ DI MOTO DELLA “SFERA GEL” – La “quantità di moto” di un oggetto in movimento assume un ruolo importante nella fisica meccanica (applicabile nel caso in questione); si determina attraverso il prodotto della massa del corpo in moto per la velocità di suo spostamento (quantità di moto = mxv). Le persone che affermano le “sfere di gel” siano cadute dal cielo, asseriscono siano precipitate assieme alla pioggia e possiamo quindi ritenere che provengano da una altezza minima di 2000 metri (quota alla quale si possono trovare le prime formazioni nuvolose e quindi quota minima alla quale riferire una potenziale origine delle precipitazioni piovose). La velocità di impatto di un oggetto in caduta libera si determina nel modo seguente:
V = radq(2gh)
La velocità di caduta di un corpo soggetto alla gravità terrestre è pari alla radice quadrata del prodotto di 2 per l’accelerazione di gravità (g = 9,8 m/sec^2) e per l’altezza dalla quale inizia il moto di caduta verso la terra (h = 2000 metri, come stabilito). Eseguendo il calcolo:
V = 200 m/sec (circa)
Questo sarebbe vero se non ci fosse una atmosfera. In realtà, i corpi in caduta, causa attrito con l'aria, sono portati a raggiungere una velocità limite. Nel caso in questione, si può ritenere che la "sfera-gel" raggiunga la stessa velocità limite che caratterizza i chicchi di grandine: 50 m/sec (fonte wikipedia).
Munito di un bilancino per avere una idea di quanto possa pesare una massa di gel simile a quella presentata in visione, sono giunto alla conclusione che le sfere rinvenute pesano circa 30 grammi. A questo punto, conoscendo massa e velocità della sfera-gel al momento dell’impatto con la terra, si dispone di tutto il necessario per calcolare la sua quantità di moto in quel preciso istante:
quantità di moto = mxv
quantità di moto = 30 (grammi) x 50 (m/sec velocità limite) = 1500 g m/sec.

LA VERIFICA – se una “sfera-gel”, al momento dell’impatto e in seguito alla sua caduta dal cielo, ha subito un urto con la terra determinato dalla quantità di moto pari a 1500 g m/sec è sufficiente far subire alla “sfera-gel” un urto prodotto da una quantità di moto equivalente per riprodurre le stesse condizioni di impatto subite dalla sostanza dopo essere precipitata al suolo. Prendiamo, ad esempio, un peso di 1 kg e determiniamo quale velocità dovrebbe avere per possedere la quantità di moto di 1500 g m/sec calcolata:
quantità di moto 1500 = mxv
1500 = 1000 (massa di 1 Kg espressa in grammi) x v
v = 1500/1000 = 1,5 m/sec
Un corpo di peso pari a 1 kg ad una velocità di 1,5 m/sec, colpendo la sfera-gel, riprodurrebbe lo stesso urto subito da quest’ultima nell’impatto con la terra. A questo punto possiamo immaginare di far cadere il peso di 1 kg sopra la sfera-gel per la verifica della tesi ma ci dobbiamo chiedere da quale altezza farlo cadere … è semplice! Si riprende la relazione che lega la velocità dei gravi all’altezza di inizio caduta, considerata poco fa:
v = radq(2gh)
elevando entrambi i membri al quadrato ci sbarazziamo della radice quadrata:
v^2 = 2gh
e quindi:
h = v^2/2g
da cui:
h = 1,5^2/(2x9,8) = 0,11 metri (circa 11 cm)
Riepilogando: prendendo un bel libro di oltre 500 pagine (che pesa circa 1 kg) e lasciandolo cadere da una altezza di poco più di 10 cm su una “sfera-gel” posta a terra, si riproduce lo stesso urto subito da quest’ultima nell’impatto con il suolo a seguito della sua caduta dal cielo. Osservando gli esiti di tale impatto sulla sostanza gelatinosa, si può determinare se la medesima è caduta o non è caduta dal cielo, come da considerazioni in premessa.

CONCLUSIONI – Personalmente, prima di avanzare qualsiasi tesi in merito alle caratteristiche chimiche delle sostanze rinvenute (ed implementare in queste tesi ulteriori tesi) opererei delle verifiche fisiche simili a quella da me proposta per stabilire la provenienza dei reperti ritrovati, essendo determinante l’esito di tutte le tesi avanzate dalle persone che hanno trovato queste sfere-gel”, la caratteristica di essere piovute dal cielo. Questo, come detto, è ciò che farei io … ma non sono del tutto sicuro che le persone che hanno rinvenuto le “sfere-gel” ragionino come il sottoscritto.
P.s. Ho cercato nella mia libreria un libro adatto alle verifiche da me proposte. Ho pesato il libro “La strada che porta alla realtà” di Roger Penrose (in foto allegata, il libro posto sul bilancino): pesa circa 1 kg (900 grammi quasi). Questo libro si presta bene all’uso e all'esempio riportato nel post. Un libro che “indica la strada che porta alla realtà” si presta bene ad una verifica per determinare la verità! .. solo coincidenza? Io non credo.


2014-11-24

Il Presidio - Scena di un crimine

Qualcuno di voi forse ha già sentito questo titolo; è il titolo di un thriller, invero piuttosto modesto, risalente ormai a quasi una trentina di anni fa con un Sean Connery in forma non del tutto smagliante e una Meg Ryan che ancora non aveva acquisito notorietà planetaria grazie all'orgasmo simulato più famoso della storia della commedia.
Insomma non si tratta certo di un film indimenticabile ma il titolo mi pareva più che indicato per parlarvi un po' di quel gruppo di attivisti sciacomici che, sotto l'altisonante nome di Presidio, commettono quotidianamente una serie infinita di crimini contro la scienza e contro il buon senso. Va dato atto a questi attivisti che, rispetto alla stragrande maggioranza degli sciacomici, quelli il cui motto è "salvo il mondo con un click ma col culo rigorosamente al calduccio", si danno parecchio da fare: hanno montato il loro bel gazebo (tanto un gonzo da cui farsi pagare la tenda bene o male lo si trova sempre), distribuiscono adesivi e volantini (sperando che non finiscano in mano ai loro insegnante di italiano della terza media, che resterebbero turbati dagli stupri grammaticali) e partecipando a qualsivoglia conferenza per inanellare, l'una dietro l'altra, una serie infinita di figure di palta.
Insomma riconosciamo in loro la buona volontà ma è l'unico merito, se di merito si può parlare, che possiamo riconoscere loro. Molto più numerosi invece i demeriti. E allora vediamoli questi demeriti.
Potremmo cominciare dal fatto che, sin da quando sono piombati come un ciclone sulla scena dell'attivismo sciacomico, per un bel pezzo non hanno prodotto una fotografia, un documento, un video che non fosse già stato sbufalato da anni. E noi li abbiamo subito avvertiti: Eh no, ragazzi, così non si fa. Passi per la mancata esibizione di prove (tanto quelle sappiamo bene, sia noi che voi, che non esistono) ma almeno un documentino striminzito su cui discutere, una foto del tutto insignificante ma sulla quale ricamare bislacche teorie, un video per riempire gli archivi della Iutubbe Iuniversiti potevate fornirlo. E non lo dico per mio interesse, eh... a noi disinformatori corrotti e collusi lo stipendio ce lo pagano lo stesso anche se per sbufalarvi mi basta fare il cut&paste di un mio articolo di sei anni fa. Lo dico per voi; se non pasturate con esche nuove il laghetto dove nuotano i gonzi poi vi vien difficile acchiapparne di nuovi.
Non so bene se a causa del nostro avvertimento (di ringraziamenti però non se ne son visti) o se stufi di così misera pesca, hanno lanciato un giorno la seconda fase: la stagione del tarocco. Niente più fotografie già sbufalate ai tempi del nonno di Piero Angela ma solo roba nuova, roba fresca. Ma, sfortunatamente per loro, taroccata malissimo.
Video talmente artefatti (e artefatti male) da esser meno credibili dei mostri e degli alieni di Ed Wood, presunti documenti originali di presunti scienziati (mai sentiti nominare) scritti in un inglese cosi' scorretto e approssimativo che al confronto l'italiano con cui sono scritte le mail della famosa "truffa alla nigeriana" sembrano redatte dall'Accademia della Crusca.
E così nell'ambiente dei debunker ha cominciato a circolare il sospetto che ci fosse una mano già nota ad architettare (qualcuno dice a geometrare... ah, che malelingue...) le operazioni e a guidare i Presidiots nelle loro fantozziane taroccature.
E infatti, quasi a volerci dare dimostrazione dell'esattezza delle nostre congetture, i Presidiots ne hanno combinata una delle loro. Hanno raccolto non si sa bene dove del materiale gelatinoso, lo hanno spacciato per materiale caduto/gettato da aerei per l'irrorazione chimica (dimostrando di non avere la minima idea di come si riduca una massa di gel dopo una caduta di migliaia di metri ma dimostrando di conoscere alla perfezione l'alto coefficiente di boccaloneria del gonzo standard) e lo hanno portato al laboratorio d'analisi di fiducia.
Il suddetto laboratorio si era guadagnato il titolo "di fiducia" perchè  in passato aveva confermato che il materiale analizzato era effettivamente quello delle presunte scie chimiche, risultato che poi gli sciacomici avevano ingannevolmente spacciato per probante e definitivo tacendo su luogo e modalità di raccolta (e grazie al cazzo... se io porto ad analizzare della merda il laboratorio mi dice che è merda... poi sta a me dimostrare se l'ho raccolta in un cesso o in un vasetto della Nutella), ma stavolta ha pensato bene di non farsi coinvolgere in cialtronate simili e ha rispedito il materiale al mittente.
E cosa ti combinano a questo punto i Presidiots? Come sempre accade in queste circostanze, gli sciachimisti sotto pressione cominciano ad agitarsi, a voler strafare... e finiscono per combinare qualche pasticcio. E infatti i Presidiots pubblicano il documento di reso commentando sdegnati il comportamento degli analisti del laboratorio diventato ormai "non più di fiducia". Ma nella fretta si dimenticano di sbianchettare il nome (e il numero di cellulare) del referente fornendo così la prova che dietro a taroccate così maledestre c'è sempre la stessa mano maldestra.
La mano di chi?
Io non ve lo dico ma se fate un giro a Sanremo e avete fortuna potete magari incontrare il fratello. Lui no, lui non si muove mai dal terrazzino