2014-11-25

Piovono polpette? Ma anche no. (con il contributo di Micha Botvinov)

Per confutare in modo scientifico la "taroccata" dei Presidiots e delle loro presunte sfere di gel, pubblichiamo un articolo di Micha Botvinov che comincia oggi la sua collaborazione con la Variola Major Corporation.
Micha è competente e preparato ma soprattutto è già tra gli "aidentifaid". Siamo certi che lo apprezzerete.
 

Variola Major


PIOVONO “SFERE DI GEL” DAL CIELO?
In questi ultimi giorni, qualcuno sostiene di aver trovato a terra delle “sfere di gel” affermando la convinzione che siano cadute dal cielo (manifestando, inoltre, certezze di altro tipo e a noi note). E’ stato presentato un filmato che riprende gli attimi del loro ritrovamento e non c’è dubbio che il gel si presenti in forma compatta di tipo sferoidale, prima di subire qualsiasi intervento e manipolazione umana (se le sfere sono cadute dal cielo, le sembianze indicate rappresentano l’esito della caduta sulla loro morfologia). Per mantenere una simile forma, dopo essere piovuta dal cielo e quindi da una altezza considerevole, la sostanza deve per forza avere: o una struttura resistente agli impatti e sufficiente ad impedirgli una deformazione plastica (viceversa la sostanza si appiattirebbe all’impatto presentandosi come una “frittata” piuttosto che una “polpetta”) o caratteristiche elastiche tali da permettergli di riprendere una forma sferoidale anche dopo aver subito una deformazione di “appiattimento” seguente un violento impatto, quale sarebbe nel caso in oggetto. In virtù di queste considerazioni è possibile verificare, in modo semplice, la tesi delle persone che affermano le “sfere di gel” siano cadute dal cielo: è sufficiente riprodurre le condizioni di impatto e verificare se la sostanza è resistente ad urti simili a quelli ipotizzabili o è elastica (e in questo caso la tesi che sia caduta dal cielo è plausibile anche se non dimostra che sia caduta dal cielo) o se, invece, si presenta come una sostanza con caratteristiche di plasticità subendo deformazioni di “appiattimento a frittata” stabili (e in questo caso si dimostrerebbe che la sostanza non può essere caduta dal cielo in quanto sarebbe stata ritrovata in forme non sferoidali). Per la verifica proposta è sufficiente far cadere, sopra una “sfera-gel”, un peso di circa 1 kg (ad esempio un bel libro di quelli da oltre 500 pagine) da una altezza di circa 10 cm e osservare il comportamento della sostanza. Nel seguito, spiego il motivo:

QUANTITA’ DI MOTO DELLA “SFERA GEL” – La “quantità di moto” di un oggetto in movimento assume un ruolo importante nella fisica meccanica (applicabile nel caso in questione); si determina attraverso il prodotto della massa del corpo in moto per la velocità di suo spostamento (quantità di moto = mxv). Le persone che affermano le “sfere di gel” siano cadute dal cielo, asseriscono siano precipitate assieme alla pioggia e possiamo quindi ritenere che provengano da una altezza minima di 2000 metri (quota alla quale si possono trovare le prime formazioni nuvolose e quindi quota minima alla quale riferire una potenziale origine delle precipitazioni piovose). La velocità di impatto di un oggetto in caduta libera si determina nel modo seguente:
V = radq(2gh)
La velocità di caduta di un corpo soggetto alla gravità terrestre è pari alla radice quadrata del prodotto di 2 per l’accelerazione di gravità (g = 9,8 m/sec^2) e per l’altezza dalla quale inizia il moto di caduta verso la terra (h = 2000 metri, come stabilito). Eseguendo il calcolo:
V = 200 m/sec (circa)
Questo sarebbe vero se non ci fosse una atmosfera. In realtà, i corpi in caduta, causa attrito con l'aria, sono portati a raggiungere una velocità limite. Nel caso in questione, si può ritenere che la "sfera-gel" raggiunga la stessa velocità limite che caratterizza i chicchi di grandine: 50 m/sec (fonte wikipedia).
Munito di un bilancino per avere una idea di quanto possa pesare una massa di gel simile a quella presentata in visione, sono giunto alla conclusione che le sfere rinvenute pesano circa 30 grammi. A questo punto, conoscendo massa e velocità della sfera-gel al momento dell’impatto con la terra, si dispone di tutto il necessario per calcolare la sua quantità di moto in quel preciso istante:
quantità di moto = mxv
quantità di moto = 30 (grammi) x 50 (m/sec velocità limite) = 1500 g m/sec.

LA VERIFICA – se una “sfera-gel”, al momento dell’impatto e in seguito alla sua caduta dal cielo, ha subito un urto con la terra determinato dalla quantità di moto pari a 1500 g m/sec è sufficiente far subire alla “sfera-gel” un urto prodotto da una quantità di moto equivalente per riprodurre le stesse condizioni di impatto subite dalla sostanza dopo essere precipitata al suolo. Prendiamo, ad esempio, un peso di 1 kg e determiniamo quale velocità dovrebbe avere per possedere la quantità di moto di 1500 g m/sec calcolata:
quantità di moto 1500 = mxv
1500 = 1000 (massa di 1 Kg espressa in grammi) x v
v = 1500/1000 = 1,5 m/sec
Un corpo di peso pari a 1 kg ad una velocità di 1,5 m/sec, colpendo la sfera-gel, riprodurrebbe lo stesso urto subito da quest’ultima nell’impatto con la terra. A questo punto possiamo immaginare di far cadere il peso di 1 kg sopra la sfera-gel per la verifica della tesi ma ci dobbiamo chiedere da quale altezza farlo cadere … è semplice! Si riprende la relazione che lega la velocità dei gravi all’altezza di inizio caduta, considerata poco fa:
v = radq(2gh)
elevando entrambi i membri al quadrato ci sbarazziamo della radice quadrata:
v^2 = 2gh
e quindi:
h = v^2/2g
da cui:
h = 1,5^2/(2x9,8) = 0,11 metri (circa 11 cm)
Riepilogando: prendendo un bel libro di oltre 500 pagine (che pesa circa 1 kg) e lasciandolo cadere da una altezza di poco più di 10 cm su una “sfera-gel” posta a terra, si riproduce lo stesso urto subito da quest’ultima nell’impatto con il suolo a seguito della sua caduta dal cielo. Osservando gli esiti di tale impatto sulla sostanza gelatinosa, si può determinare se la medesima è caduta o non è caduta dal cielo, come da considerazioni in premessa.

CONCLUSIONI – Personalmente, prima di avanzare qualsiasi tesi in merito alle caratteristiche chimiche delle sostanze rinvenute (ed implementare in queste tesi ulteriori tesi) opererei delle verifiche fisiche simili a quella da me proposta per stabilire la provenienza dei reperti ritrovati, essendo determinante l’esito di tutte le tesi avanzate dalle persone che hanno trovato queste sfere-gel”, la caratteristica di essere piovute dal cielo. Questo, come detto, è ciò che farei io … ma non sono del tutto sicuro che le persone che hanno rinvenuto le “sfere-gel” ragionino come il sottoscritto.
P.s. Ho cercato nella mia libreria un libro adatto alle verifiche da me proposte. Ho pesato il libro “La strada che porta alla realtà” di Roger Penrose (in foto allegata, il libro posto sul bilancino): pesa circa 1 kg (900 grammi quasi). Questo libro si presta bene all’uso e all'esempio riportato nel post. Un libro che “indica la strada che porta alla realtà” si presta bene ad una verifica per determinare la verità! .. solo coincidenza? Io non credo.


1 commento:

  1. But, why only three silica gel beads ? Where on earth are the other thousands and thousands beads ?

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