Per confutare in modo scientifico la "taroccata" dei Presidiots e delle loro presunte sfere di gel, pubblichiamo un articolo di Micha Botvinov che comincia oggi la sua collaborazione con la Variola Major Corporation.
Micha è competente e preparato ma soprattutto è già tra gli "aidentifaid". Siamo certi che lo apprezzerete.
Variola Major
PIOVONO “SFERE DI GEL” DAL CIELO?
In questi ultimi giorni,
qualcuno sostiene di aver trovato a terra delle “sfere di gel”
affermando la convinzione che siano cadute dal cielo (manifestando,
inoltre, certezze di altro tipo e a noi note). E’ stato presentato un
filmato che riprende gli attimi del loro ritrovamento e non c’è dubbio
che il gel si presenti in forma compatta di tipo sferoidale, prima di
subire qualsiasi intervento e manipolazione umana (se le sfere sono
cadute dal cielo, le sembianze indicate rappresentano l’esito della
caduta sulla loro morfologia). Per mantenere una simile forma, dopo
essere piovuta dal cielo e quindi da una altezza considerevole, la
sostanza deve per forza avere: o una struttura resistente agli impatti e
sufficiente ad impedirgli una deformazione plastica (viceversa la
sostanza si appiattirebbe all’impatto presentandosi come una “frittata”
piuttosto che una “polpetta”) o caratteristiche elastiche tali da
permettergli di riprendere una forma sferoidale anche dopo aver subito
una deformazione di “appiattimento” seguente un violento impatto, quale
sarebbe nel caso in oggetto. In virtù di queste considerazioni è
possibile verificare, in modo semplice, la tesi delle persone che
affermano le “sfere di gel” siano cadute dal cielo: è sufficiente
riprodurre le condizioni di impatto e verificare se la sostanza è
resistente ad urti simili a quelli ipotizzabili o è elastica (e in
questo caso la tesi che sia caduta dal cielo è plausibile anche se non
dimostra che sia caduta dal cielo) o se, invece, si presenta come una
sostanza con caratteristiche di plasticità subendo deformazioni di
“appiattimento a frittata” stabili (e in questo caso si dimostrerebbe
che la sostanza non può essere caduta dal cielo in quanto sarebbe stata
ritrovata in forme non sferoidali). Per la verifica proposta è
sufficiente far cadere, sopra una “sfera-gel”, un peso di circa 1 kg (ad
esempio un bel libro di quelli da oltre 500 pagine) da una altezza di
circa 10 cm e osservare il comportamento della sostanza. Nel seguito,
spiego il motivo:
QUANTITA’ DI MOTO DELLA “SFERA GEL” – La
“quantità di moto” di un oggetto in movimento assume un ruolo importante
nella fisica meccanica (applicabile nel caso in questione); si
determina attraverso il prodotto della massa del corpo in moto per la
velocità di suo spostamento (quantità di moto = mxv). Le persone che
affermano le “sfere di gel” siano cadute dal cielo, asseriscono siano
precipitate assieme alla pioggia e possiamo quindi ritenere che
provengano da una altezza minima di 2000 metri (quota alla quale si
possono trovare le prime formazioni nuvolose e quindi quota minima alla
quale riferire una potenziale origine delle precipitazioni piovose). La
velocità di impatto di un oggetto in caduta libera si determina nel modo
seguente:
V = radq(2gh)
La velocità di caduta di un corpo
soggetto alla gravità terrestre è pari alla radice quadrata del
prodotto di 2 per l’accelerazione di gravità (g = 9,8 m/sec^2) e per
l’altezza dalla quale inizia il moto di caduta verso la terra (h = 2000
metri, come stabilito). Eseguendo il calcolo:
V = 200 m/sec (circa)
Questo sarebbe vero se non ci fosse una atmosfera. In realtà, i corpi
in caduta, causa attrito con l'aria, sono portati a raggiungere una
velocità limite. Nel caso in questione, si può ritenere che la
"sfera-gel" raggiunga la stessa velocità limite che caratterizza i
chicchi di grandine: 50 m/sec (fonte wikipedia).
Munito di un
bilancino per avere una idea di quanto possa pesare una massa di gel
simile a quella presentata in visione, sono giunto alla conclusione che
le sfere rinvenute pesano circa 30 grammi. A questo punto, conoscendo
massa e velocità della sfera-gel al momento dell’impatto con la terra,
si dispone di tutto il necessario per calcolare la sua quantità di moto
in quel preciso istante:
quantità di moto = mxv
quantità di moto = 30 (grammi) x 50 (m/sec velocità limite) = 1500 g m/sec.
LA VERIFICA – se una “sfera-gel”, al momento dell’impatto e in seguito
alla sua caduta dal cielo, ha subito un urto con la terra determinato
dalla quantità di moto pari a 1500 g m/sec è sufficiente far subire alla
“sfera-gel” un urto prodotto da una quantità di moto equivalente per
riprodurre le stesse condizioni di impatto subite dalla sostanza dopo
essere precipitata al suolo. Prendiamo, ad esempio, un peso di 1 kg e
determiniamo quale velocità dovrebbe avere per possedere la quantità di
moto di 1500 g m/sec calcolata:
quantità di moto 1500 = mxv
1500 = 1000 (massa di 1 Kg espressa in grammi) x v
v = 1500/1000 = 1,5 m/sec
Un corpo di peso pari a 1 kg ad una velocità di 1,5 m/sec, colpendo la
sfera-gel, riprodurrebbe lo stesso urto subito da quest’ultima
nell’impatto con la terra. A questo punto possiamo immaginare di far
cadere il peso di 1 kg sopra la sfera-gel per la verifica della tesi ma
ci dobbiamo chiedere da quale altezza farlo cadere … è semplice! Si
riprende la relazione che lega la velocità dei gravi all’altezza di
inizio caduta, considerata poco fa:
v = radq(2gh)
elevando entrambi i membri al quadrato ci sbarazziamo della radice quadrata:
v^2 = 2gh
e quindi:
h = v^2/2g
da cui:
h = 1,5^2/(2x9,8) = 0,11 metri (circa 11 cm)
Riepilogando: prendendo un bel libro di oltre 500 pagine (che pesa
circa 1 kg) e lasciandolo cadere da una altezza di poco più di 10 cm su
una “sfera-gel” posta a terra, si riproduce lo stesso urto subito da
quest’ultima nell’impatto con il suolo a seguito della sua caduta dal
cielo. Osservando gli esiti di tale impatto sulla sostanza gelatinosa,
si può determinare se la medesima è caduta o non è caduta dal cielo,
come da considerazioni in premessa.
CONCLUSIONI – Personalmente,
prima di avanzare qualsiasi tesi in merito alle caratteristiche chimiche
delle sostanze rinvenute (ed implementare in queste tesi ulteriori
tesi) opererei delle verifiche fisiche simili a quella da me proposta
per stabilire la provenienza dei reperti ritrovati, essendo determinante
l’esito di tutte le tesi avanzate dalle persone che hanno trovato
queste sfere-gel”, la caratteristica di essere piovute dal cielo.
Questo, come detto, è ciò che farei io … ma non sono del tutto sicuro
che le persone che hanno rinvenuto le “sfere-gel” ragionino come il
sottoscritto.
P.s. Ho cercato nella mia libreria un libro adatto
alle verifiche da me proposte. Ho pesato il libro “La strada che porta
alla realtà” di Roger Penrose (in foto allegata, il libro posto sul
bilancino): pesa circa 1 kg (900 grammi quasi). Questo libro si presta
bene all’uso e all'esempio riportato nel post. Un libro che “indica la
strada che porta alla realtà” si presta bene ad una verifica per
determinare la verità! .. solo coincidenza? Io non credo.
But, why only three silica gel beads ? Where on earth are the other thousands and thousands beads ?
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