Lo ammetto, ho un po' imbrogliato. Volendo parodiare il titolo reale di
un'opera non ho resistito alla tentazione di infilarci un riferimento
che una buona fetta dei lettori abituali dei miei scritti avrebbe
sicuramente associato agli arcinoti, nel campo dello sciachimismo,
Fratelli La Bufala (e non mi riferisco al franchising di pizzerie).
Purtroppo
per noi i cialtroni, e qui sta l'imbroglio nel titolo, sono molti piu'
di due e infatti questo articolo non è dedicato agli arcinoti di cui
sopra e a dirla tutta non è dedicato nemmeno ai cialtroni ma tratta di
noi che stiamo da questa parte della barricata ci separa dai fuffari.
Lo
spunto viene da una conversazione che ho avuto di recente con un
collega debunker, il quale ha esposto una teoria che in buona parte
condivido pur non essendo pessimista quanto lui. La frase ispiratrice,
che qui vi riporto più o meno testualmente, recita "Pur sembrando cosi'
diversi tra loro i complottisti si possono ricondurre a un'unica
categoria di persone... il mondo degli anticomplottisti invece è più
variegato del vestito di Arlecchino e così facendo finiamo per
avvantaggiare loro anzichè contrastarli. Stando così le cose dove cavolo
pensiamo di andare?" E probabimente non ha nemmeno detto "cavolo".
Personalmente
credo che non abbia tutti i torti; i diversi atteggiamenti che assumono
tutti coloro che si attivano, in piccoli o grandi contesti, per
combattere il complottismo finiscono sovente per mettersi i bastoni fra
le ruote l'un l'altro e soprattutto finiscono per avvantaggiare il complottismo ed essere, come dicevamo prima, "servitori dei cialtroni". Abbiamo lo scienziato spocchioso, il finto
complottista, il perculatore seriale, il wannabe aggressivo, il
forcaiolo da salotto, il suo quasi omologo psichiatra da salotto,
l'indignato speciale e svariate categorie minori... tutte ugualmente in
contrasto fra loro e, fatta salva la buona fede di cisacuno nel voler
perseguire il medesimo risultato tutte passibili di critiche. Ma andiamo
ad analizzarle in dettaglio.
Lo scienziato spocchioso è quella
persona competente, il più delle volte laureata con voti altissimi, che
potrebbe dare molto in termini di diffusione della cultura (unica arma
secondo me veramente efficace per proteggerci dal medioevo prossimo
venturo in cui vuol trascinarci il complottismo) ma che ha un gravissimo
difetto: è rimasto indietro di qualche secolo ed è ancora convinto che
la scienza anzi la conoscenza sia un privilegio di pochi eletti. Eletti
di cui, ça va sans dire, lui fa parte. Il suo apporto alla diffusione
della cultura è spesso pari a zero dato che, oltre al fatto non parla
per farsi ascoltare ma per ascoltare il suono della sua voce, sovente
non viene ascoltato da nessuno; non dai complottisti convinti a cui il
confronto non interessa e nemmeno dai dubbiosi che dovrebbero essere il
suo vero target che vorrebbero uscire dall'ignoranza ma si scontrano con
una terminologia troppo criptica (lui l'adora) e da un atteggiamento
troppo simile all'elemosina. Talvolta finisce per risultare antipatico
anche a chi sta dalla sua stessa parte.
Il finto complottista è un
altro curioso personaggio. Si tratta di uno che si è messo in testa che
per contrastare che dice cazzate possa essere vincente l'idea di dire
cazzate ancora più grosse. Niente di più sbagliato secondo me e il
rapporto costi/ricavi di questo tipo di iniziativa è piuttosto
deprimente: per guadagnarsi una risata e la possibilità di bullarsi per
mezz'ora con gli amici raccontando il proprio exploit finisce per pagare
un prezzo assai piu' alto sotto forma di insulti e improperi da altri
complottisti, insulti e improperi da parte dei complottisti (quando lo
sgamano, cosa che avviene assai piu' frequentemente di quanto si pensi) e
la certezza che, per quanto bene possa raccontarsela, di non aver
diffuso cultura ma cazzate.
Terzo della lista è il perculatore
seriale, categoria alla quale appartengono tutti quelli che non hanno
capito la differenza che passa fra Lenny Bruce e Gabriele Cirilli.
Consci del fatto di non poter diffondere cultura (non essendo essi
stessi delle cime) pensano di portare il loro contributo dileggiando
quelli della parte avversa. Non che se quelli della parte avversa non si
meritino il dileggio... anzi, se lo meritano piu' di chiunque altro
pero' dopo la milionesima volta che ripetono la stessa battuta (nel
campo dello sciachimismo è il gioco di parole con lo stronzio) forse
sarebbe il caso che cambiassero repertorio altrimenti il risultato
finale è che gli indecisi si chiedano perplessi: "e quelli da questa
parte sarebbero quelli intelligenti?". Apporto culturale? Ovviamente
zero.
Una delle categorie piu' numerose è quella dei wannabe
aggressivi. Wannabe perchè pur consci di esser dalla parte giusta (e
spesso ci sono finiti per caso) non hanno nessuna competenza scientifico
culturale e desidererebbero oltremodo averla o quanto meno far credere
agli altri di averla. E aggressivi perchè sfogano questa loro
frustrazione aggredendo chi sta non solo dalla parte opposta del campo
ma anche chi esce seppur di poco dal seminato. Tutto sommato sono i più
pericolosi (anche più' degli scienziati spocchiosi), e intendo
pericolosi per noi, perchè il risultato che ottengono più spesso è
quello di radicalizzare i complottisti convinti e far scappare i
dubbiosi anzichè attrarli. Insomma non solo è inutile ma sovente è pure
dannoso. Apporto alla diffusione della cultura: inferiore a zero.
Il
forcaiolo da salotto è la versione giustizialista del famoso "leone da
tastiera" (categoria che abbonda in entrambi gli schieramenti); il suo
apporto alla causa è quello di scrivere "sarebbero da denunciare"
riferito più o meno a tutti i complottisti senza fare alcuna differenza
tra quelli che sostengono di aver visto un UFO solcare il cielo notturno
e quelli che invece truffano vigliaccamente i malati gravi tentando di
vender loro qualche medicina tanto efficace quanto l'olio di serpente
del vecchio west (e che magari una denuncia la meriterebbero pure). Ma
non temano gli ufologi visionari, l'azione del forcaiolo si limita a
quelle tre parole per invocare la denuncia ma abbandonare il salotto per
farla veramente costerebbe troppa fatica e non lo faranno mai. Anche
per lui l'apporto culturale che puo' dare alla causa è pari a zero.
Poche
parole per lo psichiatra da salotto, stretto parente del forcaiolo. In
pratica per descriverlo basta prendere la descrizione del forcaiolo e
sostituire la parola "denuncia" con "TSO".
E concludiamo con
l'indignato speciale, la categoria in assoluto piu' diffusa un po' su
tutti i social. Tanto diffusa da comprendere in egual maniera i membri
di qualsiasi coppia di schieramenti contrapposti. Quindi non solo
complottisti e anticomplottisti ma anche qualsiasi altro tipo di
contrapposizione. L'apporto che puo' portare alla sua causa, qualunque
essa sia, uno che passa la giornata a indignarsi e a pensare che sarà la
sua indignazione a salvare il mondo mi pare superfluo dirvelo. Ma sì,
dai, ve lo dico: zero.
Per fortuna non tutti gli anticomplottisti
sono così e, lo so, io ho anche un po' calcato la mano nelle
descrizioni; so che ci sono molte persone che si danno da fare
attivamente per combattere non solo e non tanto il complottismo in
quanto tale ma l'ignoranza della quale il complottismo si alimenta... ma
spero di avervi dato uno spunto su cui riflettere e se per caso vi
riconoscete, anche solo parzialmente, in una di queste categorie non
offendetevi ma anzi sfruttate l'occasione per dedicarvi, se vi va, a
contribuire all'eradicazione dell'ignoranza, la malattia più grave che
affligge l'umanità.
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