2013-09-24

Civil War

Dedicato agli amici di "LE SCIE CHIMICHE SONO UNA CAZZATA" e liberamente ispirato ai fatti di ieri



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Rovistando tra gli archivi polverosi di una biblioteca mi è capitato tra le mani un vecchio ed altrettanto polveroso manoscritto che narra di un oscuro e marginale avvenimento accaduto durante la grande Civil War. Tutti sanno che quella guerra durò per anni, per generazioni intere e fu caratterizzata da una violenza che raramente si era vista fino ad allora. Ci sono tante dicerie sui motivi per cui sia iniziata ma, scava scava, alla fine si scopre che il motivo è sempre lo stesso: scienza contro superstizione, progresso contro oscurantismo e, in definitiva, buoni contro cattivi. Ma sentite qui cosa dice il manoscritto...

La guerra infuriava da anni, il fronte era immenso e le giacche blu che facevano riferimento al leader Paul Hyperactive stavano combattendo strenuamente contro le giubbe grigie guidate dal perfido Max Commonplace che aveva messo in campo i suoi migliori e piu' combattivi generali, dallo sciamanico Cowboy, all'infido Blondie, al vetusto ma sempre attivo "Baffone" Church. Ma la zona nevralgica era controllata dal piu' subdolo di tutti: il generalissimo Baldhead Softcheese che, coadiuvato dal fratello Doormat (conosciuto ai piu' col curioso soprannome di ATM (Automatic Teller Machine), aveva addestrato un battaglione di suoi discepoli pronti davvero a tutto. Non si trattava di un avversario particolarmente pericoloso, in fondo i suoi cannoni producevano solo fumo e rumore ma i proiettili erano inefficaci, e i suoi uomini, per quanto resi ciechi dall'idolatria per Softcheese e quindi disposti a tutto per lui non è che fossero numerosi (si dice che ciascuno di loro avesse cucito finanche 4 o 5 divise da far indossare a fantocci di pezza per sembrare piu' numerosi), pero' il suo comportamento subdolo e la sua totale mancanza di etica, unite alla sua iperattivita', lo rendevano ostico.
Proprio in quella zona del fronte le giacche blu schieravano il battaglione "LSCSUC" (non si è mai capito cosa significasse) agli ordini del Colonnello Norex e proprio presso il suo quartier generale, attorno al 23 settembre accaddero i fatti che stiamo ora narrando.
Era una giornata come tutte le altre, ciascuno era affaccendato nelle consuete attivita', il Sergente Olly in giro a far danni con la sua clava, l'incursore Task all'ufficio postale a recitare il suo mantra "Softcheese you're a testicle", l'Insetto in avanscoperta a tener d'occhio da vicino la rocca di Holy Paddle, un'altura dove il generale nemico aveva il suo covo dal quale, si dice, non si allontanasse mai... l'unica novita' di quei giorni era la notizia di un nuovo guastatore nemico, non particolarmente pericoloso ma fastidioso quanto basta, quand'ecco che proprio il guastatore si presento' alle porte dell'accampamento con mani alzate, bandiera bianca e un accompagnatore.
Poiche' tutti gli altri erano in tutt'altre faccende affaccendati, Ricky Sahara e Andrew Earl a spiegare con infinita pazienza alle popolazioni locali che le mongolfiere erano solo palloni pieni d'aria calda e non demoni evocati da chissà quale inferno come sostenevano le giubbe grige... Mary La Gatta ad affilarsi sorniona gli artigli ... Lion Squareball a litigare con qualcuno su questioni alimentari... ad accogliere i visitatori si trovarono i soli Trick Von Tricks e Little Saturday che si trovarono cosi' coinvolti in un dialogo surreale.
Il visitatore sconosciuto dopo essersi presentato come The Savior dimostro' subito che la bandiera bianca se l'era ricordata ma l'umilta' l'aveva lasciata a casa.
- "Insomma, la volete smettere di spararmi addosso quando sono in azione? Piantatela di far gli stupidi."
- "In primis, per essere uno che si chiama Savior mi sembra che piu' che salvare fai danni... E poi, sai com'e'... se vediamo uno vestito di grigio che ci spara di solito noi spariamo"
- "Ecco, vedi, voi non capite... io sto dalla vostra parte"

- "Strano modo per stare con noi"
- " No, no.. è che in questa guerra è tutto diverso, vi sparo per mostrare che siete piu' forti"
- "Si ma pero' spari"
- "Ok, e' vero, vi sparo ma in realta' vi manco, al massimo vi faccio volar via il cappello, non sparo per uccidere ma solo per poi dire a chi parteggia per i grigi che fanno la figura degli stupidi a combattervi"
Tricks, al quale si stava chiudendo la vena e gia' aveva messo mano al revolver, mise Savior sull'avviso... ma questi andava avanti imperterrito, sempre incoraggiato dall'accompagnatore che malgrado un nome assai battagliero, The Hun, piu' che un barbaro guerriero si comportava come una cheerleader tant'e' che il suo contributo alla discussione era pari alla media scolastica di Bluto Blutarsky: zero virgola zero.

Si unì alla discussione anche il maggiore Virus che immediatamente prese la stessa posizione di Tricks (mani sul revolver) dicendo al guastatore : "Ti vesti di grigio, ti comporti da grigio, per me sei grigio e ti sparo".
Il visitatore sparì improvvisamente per poi tornare di lì a poco facendo l'offeso per esser stato paragonato da Virus a un grigio e definito da Tricks come una creatura primitiva e selvaggia delle leggende nordiche [***].
L'intervento del Colonnello Norex, che aveva ricordato a tutti che "noi non siamo come le giubbe grige e non spariamo su un ospite con bandiera bianca" aveva nel frattempo riportato la calma tra le fila ma la seconda visita di Savior sortì gli stessi effetti della prima. Anche Tenacity Bold, giunta nel frattempo si era unita alla discussione e anche lei, pur cosi' posata (ma capace all'occorrenza di trasformarsi in guerriera spietata), aveva subito compreso che Savior stava combattendo una guerra nel modo non solo inutile dal punto di vista delle giacche blu ma anche fastidiosamente dannoso. Inoltre, una rapida quanto infruttuosa incursione nell'accampamento da parte del Mago che aveva approfittato dell'amicizia del tenente Lewis per entrare nel campo, spargere i suoi mefitici ordigni e venendo poi rapidamente impallinato, aveva contribuito ad alzare il tasso di insofferenza nelle truppe.
E fu così che la terza visita di Savior e della sua inutile claque, complice la sempre poca propensione all'umiltà da parte di questi, non spostarono minimamente l'ago della bilancia: i danni, seppur lievi, di Savior continuavano giustamente a risultare indigesti alle giacche blu e il suo atteggiamento non lo aiutava certo. E fu così quindi che venne presa una decisione: bandiera bianca o meno, se il giorno successivo Savior si fosse ripresentato insistendo sull'ormai trito e ritrito argomento delle sue motivazioni o se qualcuno lo avesse di nuovo visto indossare una giubba grigia e sparare verso le linee dei blu sarebbe stato autorizzato a impallinarlo a vista.
Tant'è che il giorno successivo....



Qui purtroppo finisce il manoscritto. L'ultima pagina è andata perduta nel tempo.
Di solito non mi piace molto raccontare storie senza un finale ma questa volta ho fatto un'eccezione... hai visto mai che, leggendola, qualcuno finisca per imparare qualcosa?







[*** N.d.A.: lo so benissimo che l'etimologia della parola "troll" in internet non ha nulla a che vedere con i troll delle fiabe nordiche ma concedetemi questa licenza perchè la rete da pesca non riuscivo proprio a ficcarla dentro questa storia]

2 commenti:

  1. Che meraviglia, bravo!
    Paul Hyperactive, Max Commonplace e "Baffone" Church mi hanno steso :-D

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  2. IPERSTRAROTFL
    Spettacolare!!!

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